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PREPARAZIONE AL MOVIMENTO






Prima di iniziare con la lettura bisogna fissare pochi punti, ma essenziali che permettono di capire tutto il resto.

  • Per ogni articolazione mobile ne esiste un'altra che da sostegno e stabilità

  • La stabilità garantisce il posizionamento ideale di un'articolazione, permettendole di generare più mobilità con sicurezza ed efficienza.

  • Le articolazioni mobili sono la chiave per avere un corpo stabile.


 

1 STABILITA' DELL'ARCO PLANTARE (SAP)

L' arco plantare (AP) svolge un ruolo molto importante nel mantenimento della postura e ha come principio funzionale la stabilità e la neutralità della base del corpo.

Quindi, per garantire un corretto allineamento posturale e articolare, riuscendo a sfruttare anche la mobilità di caviglia, si deve riuscire a mantenere l'arco plantare durante l'esecuzione di un esercizio.

La sua perdita?

Porta una distribuzione irregolare del peso corporeo, provocando inversione di caviglia, rotazione interna e adduzione dell'anca, con un impatto diretto sulla stabilità del ginocchio.

Dove risalta di più la sua perdita? La perdita dell'AP e le sue disfunzioni sono principalmente osservate in attività ed esercizi unilaterali.

Accorgersi di questo può aiutare a rimediare e prevenire o ridurre infortuni.






DA COSA è DOVUTO:

Il piede che presentano un AP mediale più basso della norma o completamente assente è denominato piede piatto”.

Questa può essere una condizione congenita, trasmessa da uno dei genitori come caratteristica somatica, oppure una condizione adattiva, successiva alla presenza di determinati fattori che lo favoriscono.




I BAMBINI HANNO I PIEDI PIATTI?
 
Nei bambini molto piccoli e fino a una certa età della fanciullezza, i piedi piatti sono una costante per almeno due motivi:

 L'arco plantare deve ancora svilupparsi;

 Nei piedi è presente una quantità di tessuto adiposo tale da rendere poco visibile la volta longitudinale interna.
 
Durante il normale percorso di crescita, i piedi del bambino si snelliscono e accentuano sempre di più l'arco plantare.



2 MOBILITA' DELLA CAVIGLIA (MC)

La funzione principale dell'articolazione della caviglia è la mobilità.

E' molto comuni osservare la mancanza di MC associata alla difficoltà nell'esecuzione di movimenti, come, per esempio, lo squat. Il problema è che se un'articolazione presenta dei problemi, le altre vanno a compensare il problema di quest'ultima. Per raggiungere la profondità desiderata in un accosciata, deve avvenire una tripla flessione (caviglia, ginocchio e anca) e deve avvenire in modo naturale.

Nel caso in cui non ci sia una dorsi-flessione adeguata della caviglia, si avrà un movimento di flessione da parte della colonna lombare che provoca compensazioni a catena.




3 STABILITA' DEL GINOCCHIO (SG)

Problemi che coinvolgono la disfunzione del ginocchio sono, nella maggioranza dei casi, associati a problematiche nel mantenimento dell'arco plantare (passo pronato), mancanza di mobilità della caviglia (mancanza di dorsi-flessione), mancanza di attivazione della muscolatura posteriore e laterale del bacino.


Un'adduzione associata a una rotazione interna dell'anca è una funzione o una disfunzione?

Quando le ginocchia adottano questo posizionamento (valgo), si crea un vettore di forza dannoso per la struttura articolare, che sovraccarica i legamenti e il menisco.

Come correggere questo problema?

Se il problema è strutturale, non c'è molto da fare. Nella maggior parte dei casi non è così.

Esercizi semplici, che implicano l'attivazione dei gruppi muscolari coinvolti, utilizzano in modo coerente e progressivo, possono ridurre o eliminare questa disfunzione.




4 MOBILITA' DELL'ANCA (MA)

La funzione principale dell'anca è la mobilità.

Ma questa mobilità deve essere dissociata dall'articolazione della colonna lombare che deve mantenersi stabile.

E' possibile svolgere esercizi che stimolino sia questa dissociazione sia la mobilità dell'anca, su due piani differenti:

– Piano frontale permette l'enfasi sulla mobilità dell'anca

– Piano sagittale permette l'enfasi di dissociazione (per esempio il movimento dell'accosciata dev'essere dissociato creando dalla zona lombare).




5 STABILITA' LOMBARE (SL)

DELLA PARETE ANTERIORE:

L'obiettivo principale dell'allenamento dell'addome è realizzarlo in modo stabile (con i vari tipi di plank), così da ottenere un trasferimento reale per qualche situazione di sovraccarico esterno.

Per fare questo, bisogna introdurre il concetto di Core e di ANTI-movimento.

Bisogna tenere in considerazione che il core sia l'anello di collegamento tra le forze degli arti inferiori e di quelli superiori.

Per allenare la stabilità lombare ricordare 3 punti:

  • Allenamento del CORE

  • ANTI è la parola chiave (ANTI-iperestensione; ANTI-torsione; ANTI-flessione laterale)

  • Basi stabili e instabili



DELLA PARETE POSTERIORE:

Il ponte, insieme ai plank, costituiscono la base per la stabilità lombare. Le persone dovrebbero essere in grado di contrarre i glutei con facilità. Questo spesso non avviene. Gran parte della popolazione non è in grado di attivare i glutei e ciò rende difficile la stabilizzazione della colonna lombare.







6 MOBILITA' TORACICA (MTR)

L'articolazione della zona toracica, nella maggior parte delle azioni della vita quotidiana, è in molta sofferenza. La postura in continua flessione provoca una serie di alterazioni che, a loro vola, richiedono una serie di compensi. Se la mobilità della colonna nella zona toracica non è adeguata, la stabilità scapolare e la mobilità gleno-omerale saranno anch'esse compromesse.

Come visto sopra con la relazione piede e caviglia, l'associazione è la stessa. La mobilità toracica è la base per l'applicazione delle altre funzioni articolari. La mancanza di questa può portare dolore cervicale e persino dolore lombare.





PLAY STRONG.





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